Intervista a Michele Sbriscia, autore di Araba Fenice

Quasi tutti gli scrittori sono innanzitutto dei lettori. È proprio leggendo e analizzando i testi di altri che si acquisiscono le basi della scrittura. Solo successivamente, e nel momento in cui scatta qualcosa all’interno di quello che fino a quel punto era solo un lettore, si può provare a passare dall’altra parte e mettere per iscritto ciò che si ha dentro. È andata un po’ allo stesso modo anche a Michele Sbriscia.

Ciao Michele e grazie per essere qui su Self Books. È da poco uscito il tuo lavoro d’esordio intitolato Araba Fenice. Come sempre mi incuriosisce la genesi del tuo lavoro, da dove nasce?

Innanzitutto mando un caloroso saluto a tutti. Comincio col dire che nella vita di tutti i giorni sono un tecnico elettronico e lavoro nel settore da oltre 20 anni, ma una delle mie passioni è proprio la lettura. Mi entusiasmo davanti un buon libro,  specialmente se riesce a farmi “navigare” con la mente.

Prima del 2007, anno in cui ho cominciato a scrivere, se qualcuno mi avesse detto che avrei scritto un libro in un prossimo futuro, mi sarei messo a ridere! Ero solo un piccolo divoratore di libri, ma le circostanze mi hanno aiutato molto. Per andare a lavorare prendevo il treno ed avevo diverse ore tutti i giorni da dedicare alle letture. Poi è accaduto un “episodio”, un avvenimento psicofisico molto forte, che ha stravolto la mia vita, tanto da farmi cominciare a scrivere le emozioni da me provate e così ho deciso di raccontarne sia la parte reale, che quella visionaria. Ma non mi far dir di più, il lettore dovrà capire piano piano a cosa sta andando incontro!

In ogni caso l’Araba Fenice è nata in una finestra temporale tra il 2007 e 2008, anni in cui avevo molto tempo da dedicare prima alla lettura, poi alla scrittura. Poi è successo l’imprevedibile, l’episodio di cui sopra e da li la voglia di metterlo su carta. E da lì mi sono venute in mente delle idea che sviluppate mi sembravano molto buone ed originali. E così è nata Lei, l’Araba Fenice, prima e al momento unica opera.

Ecco, parliamo appunto un po’ del libro. I lettori cosa possono aspettare di trovarci?

Michele Sbriscia, Araba Fenice

La storia è ambientata a Fano, la mia città, e in alcuni borghi dell’entroterra. Può essere suddivisa in 2 diverse vicende, molto lontane tra loro. Si intersecano in un solo punto!

La prima è un’idea molto originale: balzi spazio-temporali che portano Andrea in situazioni estremamente pericolose, come affrontare demoni, folletti, draghi e antiche battaglie! Sono stato ispirato dalle magnifiche storie del “Magister” Valerio Evangelisti, scrittore bolognese della fenomenale saga dell’inquisitore medioevale Eymerich. Al quale, nella mia storia, ho dedicato un cameo! Qui ho usato uno stile di scrittura crudo, cruento, molto dettagliato e ricercato.

La seconda narra di una storia d’amore tra Andrea e Kari, due giovani di diversa etnia, nata da un’attrazione fisica. Poi diventano complici, si conquistano per poi proseguire in… Lo stile è completamente diverso, lineare, con dialoghi scorrevoli e battute simpatiche. Mi piacerebbe aver scritto una storia originale, di quelle che ti lasciano qualcosina dentro.

Passiamo adesso agli aspetti un po’ più tecnici che riguardano la pubblicazione del tuo libro. Sulla copertina si nota il logo di Lettere Animate, cosa ci puoi dire riguardo al percorso che ti ha portato alla pubblicazione di Araba Fenice?

Ho avuto diverse offerte prima di approdare a Lettere Animate. Tutte però si sono rivelate essere editoria a pagamento: chi chiedeva soldi, chi chiedeva un minimo di copie da acquistare e così via.

Ad un certo punto sono stato ad un passo da firmare un contratto con una casa del nord Italia che mi aveva anche inviato il contratto a casa. Io, dopo aver preso visione e opportunamente modificato in alcune voci, ho poi chiesto l’ultimo contatto telefonico prima di firmare. Ed ecco che scopro che l’editore voleva partire con una tiratura di 2000 copie! Naturalmente l’autore Michele Sbriscia doveva partecipare versando una certa cifra.

Quindi mi sono fatto aiutare dal magnifico team di Writer’s Dream nel contattare case editrici che non fossero a pagamento e a quel punto è stata Lettere Animate a scegliere me.

Inizialmente ero un po’ esitante perché si sarebbe trattato di pubblicare solo ebook,  ma era un’occasione unica e irripetibile e non me la sono lasciata sfuggire. Ed ho fatto la scelta giusta! Il team di Lettere Animate è magnifico! Ti seguono ovunque, specie l’amministratore delegato Robero Incagnoli che risponde sempre ad ogni tuo dubbio, perplessità o curiosità.

Inoltre è stata creata una pagina, il Lettere Animate Lab, riservata ai soli autori. Potremmo paragonarlo ad un salotto in cui scrittori più o meno esordienti si scambiamo ogni tipo di informazioni utile per affrontare il nuovo ed avventuroso mondo in cui si ritrovano. In generale consiglierei Lettere Animate sempre e ovunque!

Attualmente l’ebook è in vendita su Amazon e IBS.

Ma nel frattempo con loro ho firmato anche il contratto per il print on demand e quindi spero di vedere Araba Fenice quanto prima nelle librerie.

So che esiste un gruppo su Facebook per tenere raccolti gli entusiasti lettori e fans di Michele Sbriscia. Che tipo di rapporto hai con loro?

Il Amici della Fenice è stato creato a ridosso dell’uscita dell’ebook, quando nessuno sapeva niente del mio manoscritto. Pochissimi ne erano a conoscenza! Così ho creato un po’ di scompiglio con i primi post, alcuni erano seriamente preoccupati della mia salute mentale! La snervante attesa è durata un’intera giornata e i post si sono susseguiti molto rapidamente. Poi in serata ho rivelato l’uscita della mia opera prima, con lo stupore della maggior parte del gruppo.

Attualmente è un contenitore di spiegazioni, di foto, di ringraziamenti, di segnalazioni di articoli su blog letterari e di molto altro ancora. Cerco, nel mio poco tempo disponibile, di trovare i blog e i siti che fanno segnalazioni o che recensiscono il libro. Poi faccio post dove cerco di incuriosire il lettore, con foto di luoghi o personaggi attinenti al libro. Senza però scoprirmi troppo! Quindi per chi fosse interessato al “making of” del libro può trovare sicuramente qualcosa di interessante!

Al momento gli Amici della Fenice sono un po’ timidi. Mi piacerebbe che fossero più attivi, proponendo domande, curiosità e loro perplessità. Spero che più avanti ci siano degli episodi del genere, dove potermi confrontare direttamente con loro.

Saranno anche un po’ timidi, ma si nota tutto l’affetto nei confronti dell’autore Michele Sbriscia che non manca mai di esternare tutto il suo entusiasmo per il suo libro d’esordio.

Vorrei dire loro che se io, comune tecnico elettronico, ho scritto un libro, allora tutti possono (almeno) provarci… Per me è stata una soddisfazione unica aver dato vita e aver plasmato una storia avvincente. Forgiare dal nulla personaggi, dare vita a delle storie e dialoghi mi ha fatto sentire un po’ come un “creatore”, un regista che poteva decidere tutto e il contrario di tutto. E l’emozione di scegliere il finale dove la metti?

Siamo quasi fine di questa bella intervista, c’è ancora qualcuno che vorresti ringraziare?

A questo punto vorrei ringraziare sentitamente mia moglie Lara, prima lettrice e editor del manoscritto. Senza di lei tutto questo non sarebbe stato possibile! E un abbraccio ai miei figli Giorgia e Matteo.

Finisce qui questa interessante con Michele Sbriscia, spero vivamente di ritrovarlo tra qualche tempo per sentire come è proseguita la sua carriera di autore. Nel frattempo invito tutti quelli che vogliono parlare della propria esperienza di contattarci sull’apposita pagina.

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