La strada incantata, Marco Addati. Trama e recensione

Quando ci capita tra le mani un libro di favole come La strada Incantata, ripensiamo inevitabilmente alla nostra infanzia, a quanto era bello immergersi con la fantasia in luoghi magici e incantati. E qui subentra la nostalgia per quei momenti che sentiamo ormai lontani dalla nostra quotidianità.

Eppure, La Strada incantata, favola scritta da Marco Addati, è dedicata sia ai bambini, sia agli adulti perché, come sostiene l’autore stesso, le favole rappresentano il nostro mondo interiore, quello più intimo e incontaminato che ci portiamo dietro con la sua purezza sin dall’infanzia.
Le favole sono lì a ricordarci che in ognuno di noi vive ancora il fanciullino, lo spirito sensibile che ci permette di ritrovare la meraviglia per le piccole cose.

Trama de La Strada Incantata

Lilly è un Elfo birbante e opportunista che vive nella Foresta Arcobaleno, un posto lontano, oltre le nuvole e il tempo.
In questa foresta incantata, dove gli alberi hanno le chiome colorate, vivono gli Elfi Senzatempo, anche essi variopinti in armonia con la natura.

Ogni Elfo svolge il suo compito con dedizione, c’è chi si occupa di innaffiare i fiori, chi dipinge le ali alle farfalle e chi insegna loro a cantare.

Ma la piccola Lilly, che pur vorrebbe essere come gli altri Elfi, si comporta in modo intemperante ed egocentrico, per questo motivo, spesso è rimproverata dagli abitanti della Foresta Arcobaleno.
Sentendosi triste, Lilly si allontana dal gruppo e incomincia a camminare finché non incontra lo Spirito dell’Albero che, dopo aver ascoltato le sue parole, le suggerisce di intraprendere l’emozionante ricerca della Strada Incantata.

Lilly intraprende così il suo viaggio iniziatico alla ricerca della conoscenza di sé stessa e del mondo che la circonda.

Qui trovi l’estratto del libro!

La Strada Incantata nasce come libro tradizionale, ma successivamente è stato reso interattivo, per cui i personaggi, gli animali e la vegetazione si muovono al tocco delle dita ed emetteno un dolce suono. L’audio è stato realizzato dalla Compagnia Teatralmente Gioia che lo ha registrato presso lo studio Suonimpressi Rec Lab.
Ma la favola, se si vuole, può anche essere letta come un qualsiasi libro cartaceo sempre sullo stesso dispositivo elettronico che può essere un Tablet, un iPad  e volendo, anche sui cellulari smartphone.
Questo è il video di presentazione de La Strada Incantata nella versione interattiva.

Perché leggere La strada incantata di Marco Addati

Conversando con l’autore

Evelina Murgia Ti ringrazio, Marco, per avermi contattata perché era da tanto tempo che non leggevo una favola di questo genere.
Quando vado in libreria e mi capita di vedere dei libri di favole con delle illustrazioni bellissime come quelle della tua favola, ripenso alla mia infanzia tuttavia, di rado mi soffermo a sfogliare le pagine perché inconsciamente penso che non è più un libro per me.

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La strada incantata. Illustrazioni di Veve Dada

E invece, chi pensa in questo modo, secondo me, perde un’opportunità poiché le favole colpiscono il nostro immaginario, l’universo mitico e ci aiutano a risvegliarlo. Ci fanno apprezzare maggiormente ciò che la vita è in grado di offrirci ma soprattutto, ci ricordano che i sentimenti come l’altruismo, la generosità e il rispetto sono importanti per noi e per gli altri

Marco Addati Ti ringrazio per le belle parole, anche perché  mi giungono inaspettate. Non pensavo che questa favola potesse piacere e sapere che viene apprezzata, nonostante la sua semplicità, mi rende contento.

La favola è un genere che una volta diventati adulti si tende a dimenticare o  si pensa sia una  lettura per bambini. In realtà rispolverarle quel mondo incantato permette di riappropriarsi di quelle sensazioni e sogni  mai sopiti.

E. M. Com’è nata La strada incantata?

M. A. Nasce a seguito di un laboratorio teatrale con bambini. Dovevo mettere in scena uno spettacolo con i bimbi e pensai di scrivere una storia inedita piuttosto che utilizzarne una già nota. In seguito dopo averla rappresentata con un’altra compagnia ho pensato di partecipare ad un concorso letterario.
Inaspettatamente mi sono classificato primo alla XXI edizione del “Premio Internazionale Poesia e Narrativa Città di Bitetto” nella sezione “Romanzi e Racconti inediti”.

E. M. Hai già scritto altre favole in passato?

M. A. Sì, ho sempre inventato  storie, alcune sono ancora nella mia testa che attendono di prendere

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Lilly e Kokkavallo. Illustrazioni di Veve Dada

forma. Questa è la mia prima pubblicazione.  Un mio spettacolo dal titolo “Federico II in Musical” è andato in scena alcuni anni fa e racconta le vicende di Federico II e Bianca Lancia attraverso  il linguaggio della favola.

E. M. Scriverai delle altre favole?

M. A. Un racconto breve sarà pubblicato sempre per Cavinato Editore mentre al momento sto terminando un’altra favola.

E. M. Grazie, Marco, sarà per me un piacere poterti risentire per il tuo prossimo libro.

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